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CURIOSITA

Osservate bene le statue nelle vostre piazze: il segreto che vi svelerà particolari interessanti per fare anche bella figura

In paesi come l’Italia basta alzare gli occhi al cielo per essere inondati da opere d’arte da ogni angolo delle città.

Tra le opere d’arte che troviamo in giro per le nostre città, imponenti e maestosi si sollevano le statue equestri. Questi colossi vengono molto spesso disposti in piazze rinomate o lungo le vie principali della città. Non sono solamente opere belle e decorative, ma sono simboli di grandezza e potere e raccontano storie millenarie che si intrecciano con grandi nomi del passato.

Il significato delle statue equestriIl significato delle statue equestri
Monumento equestre a Vittorio Emanuele II, Piazza Venezia, Roma (massimedelpassato.it)

Come mai ci sono così tante statue equestri? L’origine di questa tipologia di statue va ricercata nell’antichità, quando i grandi conquistatori o sovrani del passato desideravano commemorare le proprie gesta. Ma non si trattava solo di semplice vanità per i potenti, ma c’era anche una funzione politica e sociale. Posizionate in luoghi strategici, servivano a rafforzare il senso di appartenenza e di identità collettiva di un popolo.

Il significato nascosto delle statue equestri: non lo immagini nemmeno

Avrete sicuramente notato che ci sono differenze tra una statua equestre e l’altra. Una delle cose che cambia più spesso è la posizione del cavallo. Un’opera d’arte, una statua in questo caso, non è mai solo un’opera d’arte. Le simbologie e i significati si nascondono dietro al più piccolo dettaglio.

Molto spesso, la nostra attenzione è catturata dal condottiero che è sopra il cavallo. Ci soffermiamo sulla sua grandezza, sulla posizione delle sue mani, sulle sue armi, sui suoi abiti e sul suo viso. Ma cosa si ci dice la statua equestre sul condottiero? Molto più di quello che crediamo ma per scoprirlo dobbiamo, appunto, soffermarci sulla posizione del cavallo.

Statua equestre di Marco Aurelio, Piazza del Campidoglio, Roma (massimedelpassato.it)

Quello che va guardato in maniera specifica nel cavallo è la posizione delle zampe, queste ci possono dire molto sulla morte del condottiero. Se ci troviamo davanti ad una statua che poggia tre zampe a terra e ne ha una alzata, il condottiero raffigurato è morto a causa di ferite ricevute durante una battaglia.

Se la statua, invece, presenta un cavallo rampante, cioè innalzato sulle zampe posteriori e con quelle anteriori in aria, vuol dire che siamo di fronte ad un eroe di guerra, morto direttamente sul campo di battaglia.

Che dire se ci troviamo davanti ad un cavallo con le quattro zampe ben piantate a terra? In questo caso, la posizione tranquilla del cavallo ci indica che il nostro condottiero è sopravvissuto alle sue battaglie ed è morto di vecchiaia e serenamente nel suo letto.

Questi dettagli sono molto interessanti, ma corrispondono sempre al vero? Non sempre. Ad esempio, nel caso della statua di Marco Aurelio, il cavallo presenta una zampa alzata. Questo non combacia con la storia, visto che l’imperatore è morto nel suo letto.

Rosa Liccardo

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